Domenica, 15 Giugno 2014 00:00
Giugno il mese dei verdetti finali e dei poveri ...allenatori

Giugno il mese dei verdetti e dei poveri …allenatori
Giugno è un mese importante per il basket, cominciano i play off per l’assegnazione del triangolino tricolore e quest’anno ancora una volta una finalista è quella Siena che almeno sul campo ha dimostrato di essere non brava ma bravissima.
A contendergli la vittoria finale troviamo la società e lo sponsor che negli ultimi anni hanno investito tantissimo nel nostro sport. Giorgio Armani e L’Olimpia Milano erano da tempo indicati come possibili vincitori finali e fino ad oggi tra alti e bassi hanno rispettato il pronostico. Saranno 7 partite vere e difficili e due ex amici coach si troveranno di fronte conoscendo molto bene i loro pregi e difetti tattici. Banchi e Crespi quest’anno seduti su due panchine diverse sanno bene cosa bisogna fare per avere la meglio sull’avversario nelle sette sfide che aggiudicheranno il titolo di Campione d’Italia. Secondo noi chiunque vincerà scriverà per ragioni diverse una pagina importante nella storia delle due società. In Lega Gold, quella Trento che solo tre stagioni fa era inaspettatamente retrocessa dalla B1, con una attenta, precisa e vincente programmazione è salita con pieno merito in A1 battendo senza nessun problema Capo D’Orlando, squadra allenata da quel Pozzecco che spesso ha riempito le cronache prima durante e dopo le gare. A Coach Maurizio Buscaglia vanno riconosciuti i giusti meriti così come si devono elogiare Dirigenti e Giocatori. Trento dimostra ancora una volta che alla fine la corretta programmazione paga sempre. Bisognerà aspettare ancora qualche settimana per conoscere la società che accompagnerà Agrigento dalla Silver alla Gold. In B la corsa è ancora lunga e snervante occorrerà aspettare quasi fine giugno per sapere chi lascerà questo campionato. Tutti terminati i campionati di C1 e C regionale le promosse ora aspettano con ansia che la Federazione faccia sapere come si svolgeranno i campionati nella prossima stagione e soprattutto a quali spese dovranno andare incontro. Con molta fatica Sponsor, Presidenti, GM, ed Allenatori stanno provando a tracciare le linee guida per il prossimo campionato. Una cosa è certa quasi tutti hanno a che fare con Butget ridotti anche di molto. Nella Lazio onore e merito a Cassino e Stella Azzurra Viterbo che lasciano il limbo della C per tuffarsi nella avventura di un nuovo e difficile campionato quale è la serie B. Dalla C2 tante le promosse dopo i play off ridotti il prossimo campionato di C1 sarà a carattere regionale, almeno fino alla fine della stagione regolare, poi bisognerà vedere cosa sarà previsto dalle norme federali che ancora non si conoscono. Nelle finali nazionali giovanili non siamo andati benissimo Stella Azzurra, Eurobasket Virtus Roma e SMG Latina non hanno brillato a Udine dimostrando che siamo ancora lontani dai migliori settori giovanili italiani. Forse però la delusione più grande è arrivata dagli Under 17 dove ci aspettavamo almeno la finale da parte della Stella Azzurra. Arrivare tra le prime 4 tante volte non basta. Le Società dovranno meditare su questi insuccessi e trovare soluzioni valide.
Per finire giugno è il mese degli allenatori c’è chi è confermato e c’è chi deve trovare una collocazione ad oggi sono tanti i coach illustri che non hanno una panca per il prossimo anno. I cambiamenti che hanno fatto rumore sono il passaggio di Pozzecco a Varese quello di Recalcati a Venezia. Calvani e Ramondino cambiano panchine anche perché le loro società non sono state in grado di garantire un futuro. Un noto procuratore affermava ad Udine che gli allenatori sono diventati troppi e non stuzzicano l’entusiasmo dei presidenti ecco perché si cercano strade nuove dove i giovani coach sono sensibilmente avvantaggiati rispetto ai più anziani ed esperti colleghi. Molti tecnici scontenti dei propri agenti hanno cambiato o stanno cambiando agenzia di rappresentanza convinti che sarà più semplice trovare un posto di lavoro. Oggi e siamo certi di quello che scriviamo l’allenatore è proprio l’anello debole della catena e se non si accontenta sono pronti in tanti ad andare ad allenare per un tozzo di pane. Tutti abbiamo famiglia.