Lunedì, 05 Gennaio 2015 00:00
Editoriale Coach P gennaio 2015

1° Il Punto di Coach P
Inizia da oggi 5 gennaio la mia collaborazione con gli amici di Soraweb e Basket4ever. Sono felice di poter scrivere il mio editoriale su queste due testate web che tanto hanno a cuore il basket giocato e parlato. Le mei quattro righe, che scriverò ogni quindici giorni, spero possano aiutare gli amanti della pallacanestro a capire lo stato attuale del nostro movimento sportivo. Come è mio costume esprimerò miei personalissimi pensieri su argomenti che mi hanno particolarmente colpito. E’ da parecchio tempo che non mi cimento più nella difficile arte di raccontare i miei pensieri, in molti sia orfani di Momento Basket che allietava i sabati mattina dei baskettari laziali. Penso che sia meglio affrontare ogni volta un argomento specifico lasciando poi ai lettori la simpatica rubrica delle “Strane Curiosità”
Voglio cominciare prendendo in esame quanto sta succedendo in Lega Gold e come potrebbero cambiare alcuni scenari del secondo campionato italiano. Forli dopo una lenta e prevedibile agonia ci ha lasciato. In molti erano pronti a scommettere forti somme sulla fine che avrebbe fatto la gloriosa squadra forlivese. Tutti lo sapevano ma nessun ha avuto il coraggio e soprattutto le palle per impedire questa ulteriore brutta figura al nostro movimento. Si è sbagliato accettando una Fidejussione che non ha rispettato le regole in vigore, si è sbagliato credendo a promesse sbandierate più per prendere tempo che per risolvere veramente i problemi. Ora Lega e FIP si trovano davanti ad un pericoloso bivio lasciare inalterate le DOA dello scorso Luglio o rimescolare tutto dando un altro corso al campionato. Credo che legalmente sia pericoloso alterare le DOA che sono le leggi da rispettare nell’intera stagione agonistica. Toccando le Doa si potrebbero avere alla fine dell’anno sportivo degli strascichi legali che non farebbero bene al basket italico. Ormai i buoi sono usciti dalla stalla quindi penso sia meglio pensare al futuro e riorganizzare come si deve la seconda Lega italiana. Essendoci ancora delle situazioni non chiarissime i diverse società che partecipano a questo campionato penso sia meglio sedersi intorno ad un tavolo con tutte le società e insieme, senza bluff e bugie, riscrivere le regole per partecipare al campionato. Sono convinto che Forli è sola la punta di un Iceberg dalle grandezze ancora sconosciute per molti. Le voci che circolano sono preoccupanti quindi occorre calma e saggezza per definire e decidere nuove ferree regole. Veroli sta risolvendo con molta fatica i propri problemi dovuti essenzialmente ad incapacità dirigenziale nel non aver capito cosa stava andando a fare. Come tutti i divorzi anche quello tra Veroli e Stella Azzurra non è stato indolore penso che sia meglio per tutti non cercare i colpevoli ma riconoscere che forse tutti hanno agito con leggerezza. Voci allarmanti arrivano dal Sud. Non riesco a capire come mai Napoli abbia giocato delle partite senza i due americani che onestamente non avevano nessun tipo di problema fisico e di salute. Mi auguro che dietro non ci siano problemi economici sarebbe grave perché quella piazza è recidiva. Il Coach di Barcellona ci racconta di una situazione difficile che sta vivendo nella sua città mi auguro che siano solo voci che presto verranno dimenticate. In una situazione del genere si continua a giocare si continua a credere nel basket. Auguriamoci tutti che non si stanchino quei Presidenti e quei dirigenti che giorno dopo giorno investono e rispettano quanto firmato. La FIP deve assolutamente mettere mano ad una definitiva ristrutturazione dei campionati serve chiarezza e soprattutto stabilità che deve durare almeno un quadriennio olimpico. Non si può e non si deve cambiare ogni anno le società devono avere la possibilità di poter programmare il loro futuro. La FIP dovrebbe essere una Agenzia di Servizi per i suoi clienti che sono le società oggi purtroppo non è così sia a livello nazionale che territoriale. In molti pensano che le problematiche del basket siano solo gli assurdi NAS secondo me le società sono colpite dai NAS ma non vedono i veri pericoli di crescita che si annidano in una cattivissima programmazione federale.
“STRANE CURIOSITA’”
Trovo veramente strano che un Famoso Procuratore si possa permettere di tirare le orecchie ai tecnici italiani accusandoli di non voler lavorare sul miglioramento dei giovani giocatori. Non sapevo che i nostri Procuratori frequentano anche le palestre ero rimasto che conoscessero solamente gli indirizzi delle sedi societarie e i telefonini dei Presidenti.
Siamo veramente convinti che la riforma dei campionati giovanili under 20, under 18, under 16, programmata con effetto immediato dalla prossima stagione sia una decisione saggia. Non era meglio dare alle società almeno due stagioni per potersi organizzare al meglio. Tante volte le decisioni affrettate portano più danni che vantaggi.
Nel Lazio specialmente nelle province l’organizzazione del MiniBasket presenta tante pecche. I giovanissimi cestisti giocano pochissimo, non si riesce ad organizzare nessun evento, nessun torneo. Dipende dagli Uomini addetti a questo settore? Mamma FIP ne è a conoscenza? IL Comitato Regionale ha veramente in mano la situazione? Mi auguro che qualcuno sappia rispondere a queste mie domande.
Per la FIP è più importante la Nazionale o la sopravvivenza delle Società ? Questa è una domanda che molti Presidente dovrebbero fare al Grande Capo.
Ci lamentiamo del poco utilizzo dei giocatori italiani nel nostro massimo campionato ma abbiamo letto le cifre ufficiali del calcio? Il CT Conte ha riferito che solo il 38% dei giocatori di calcio che giocano in serie A possono essere d’interesse per le nazionali maggiori. Oggi lo sport è lo specchio di quanto succede nella nostra bella Italia.