Mercoledì, 28 Gennaio 2015 00:00
Editoriale n 2 " Il Punto di Coach P"

2° Il Punto di CoachP
Ho letto con molta attenzione quanto stabilito nell’ ultimo Consiglio Direttivo della Lega Pallacanestro.
Trovo che per la prima volta persone preposte al miglioramento del nostro movimento dilettantistico abbiano avuto il coraggio di parlarsi con chiarezza mettendo all’ordine del giorno risoluzioni che potrebbero prevenire anzichè curare certe anomalie che anno dopo anno aumentano terribilmente minando non poco la credibilità della pallacanestro italiana. Penso che presentare, nella stagione agonistica che si sta disputando, ben tre LIBERATORIE dove le società devono dimostrare di essere in regola con i pagamenti verso tutti i collaboratori siano essi dirigenti, allenatori e giocatori, fino a quella data maturati sia un’ ottimo espediente per capire quanto vogliano veramente essere in regola le società sportive dilettantistiche. Multe pecuniarie e penalizzazioni di punti in classifica le considero giuste punizioni e ottimi deterrenti per far svolgere finalmente campionati non falsati. Ora dobbiamo aspettare che la norma venga applicata e fatta rispettare sperando che tutte le componenti capiscano quanto sia importante non aggirarle. In Italia siamo specialisti che “Fatta la Legge trovato l’inganno”
Parte la TV targata Basket, in settimana si sono incontrati i vertici di FIP e LNP per definire nei minimi dettagli gli accordi per far partire la TV che si occuperà solo di basket. Sembra che gli accordi su SKY siano molto semplici il colosso televisivo metterà a disposizione ben 13 ore settimanali al movimento cestistico italiano ma tutte le incombenze di riempire il palinsesto saranno a carico del movimento. Tradotto in poche parole FIP e LEGA dovranno garantire la qualità e la consistenza del prodotto da mandare in onda. Credo che non sia facile riempire 13 ore settimanali e soprattutto non sia facile dar vita ad appetibili programmi. Certo si ricorrerà alla telecronache di partite che potrebbero essere più o meno interessanti ma è fuori discorso che serviranno servizi , redazionali e rubrche che possano raccontare anche quello che non succede in campo. Per fare questo occorrono strutture e persone che sappiano fare bene questo lavoro perché SKY è un emittente che offre sempre programmi sportivi e non di alta qualità. Siamo pronti? Speriamo
Siamo ad un punto cruciale dei campionati oltre a cercare i possibili vincitori dei vari tornei forse sarebbe il caso di far capire cosa ci aspetta per la prossima stagione. Si parla tanto di riforme dei campionati ma ad oggi è tutto purtroppo chiuso nei cassetti di oche persone che le custodiscono con estrema gelosia. Si parla di una Serie A1 di una Seconda Lega , di una riqualificata Serie B e di Campionati di serie C che saranno diversi in molte regioni d’Italia. Riportare a 4 campionati nazionali la trovo una decisione corretta oggi non possiamo permetterci voli pindarici. Quello che mi spaventa un po è che s tergiversa ancora perché si ritiene più importante sapere di quali e quante forze si potrà veramente contare. Così facendo non potremo che aspettare il mese di Luglio per sapere chi si è iscritto alla cieca ad un campionato per partecipare alla competizione. Ritengo che in questi mesi che mancano FIP e Leghe dovrebbero dare le indicazioni fissando paletti e formule per poi dare modo alle società di iscriversi sapendo bene a cosa andranno incontro nella stagione 2015-2016. Sono quindi per un percorso inverso a quello che si è usato malamente in questi ultimi anni. Mettiamo le società nelle condizioni di non sbagliare questo dovrebbe essere il sano principio al quale dovrebbero attenersi Leghe e FIP.
Il Basket nel mese di gennaio ha perso un altro personaggio che tanto a dato alla pallacanestro nazionale e laziale in particolare. Tommaso Antonelli ci ha lasciato in punta di piedi combattendo con dignità e come sapeva fare lui con una lunga malattia che lo ha colpito negli ultimi anni. Certamente in molti sentiremo la sua mancanza perché Papi era Papi e nessuno sapeva dirti le cose come faceva Lui. Attento a tutto il movimento era indiscutibilmente portato verso l’attiviità giovanile malattia ereditata dallo Zio Paolo. Nell’ultimo periodo seguiva con la sua solita passioni le gesta dei ragazzi della Stella Azzurra ma sapeva spendere parole d’incoraggiamento e utili consigli a tutti i dirigenti che intraprendevano la difficile strada della costruzione di un buon vivaio. Chi ha avuto l’onore di lavorarci a fianco sa bene cosa abbiamo perso dirigenti, allenatori e giocatori che non hanno avuto questa possibilità. Ora a tutti noi non resta che ricordarlo nella maniera dovuta e lo Staff Alaip ha pensato che sarebbe bello istituire un premio a suo nome il nostro Papi ha meritato questo e ben altro. L’ALAIP a magio o a giugno in occasione di un evento già in programma consegnerà ad un addetto ai lavori che si è particolarmente distinto per promuovere e sviluppare l’attività giovanile della propria società il “Primo PREMIO Tommaso Antonelli ”. Il premio non sarà legato a risultati sportivi ma alle qualità umane ed organizzative del personaggio.
Strane Curiosità
- Il nostro grande Coach Ettore Messina ha giustamente paragonato la nostra A1 alla Lega Portoricana certo è che non è un bel complimento per il nostro movimento ma quanto c’è di sbagliato nelle sue parole? Le poche idee che ci sono dipendono dagli allenatori dai dirigenti o da chi dovrebbe impartire regole e programmi? Facile e scontata la risposta
- Ho trovato assennata l’idea di ridurre la squalifica ad Hackett. Se si fossero rispettati i tempi corretti della sua presa di posizione nei riguardi della Nazionale la squalifica sarebbe già un brutto ricordo per tutti.
- Finalmente qualcosa si muove. Sono ancora poche ma qualche dirigente comincia a far sentire la propria voce per sapere a cosa va incontro il basket della nostra regione.
- Il 2015 speriamo che porti serenità e tranquillità in tutti i campionati nazionali è ora di finirla con abbandoni ed esclusioni per ragioni che poco hanno a che fare con il basket giocato
- Non c’è nulla di immutabile tranne l’esigenza di cambiare Eraclito.
Roma 28 gennaio 2015