Martedì, 22 Settembre 2015 00:00
EDITORIALE " Il Punto di Coach P" N 1 stagione 2015-2016

Il Punto di Coach P N1
Si riparte come è ormai mia consuetudine con il mio personalissimo Editoriale sul mondo della pallacanestro. Quest’anno amici lettori avrò più tempo a disposizione perché dopo 48 anni ho preso la decisione di dedicare il mio tempo ad insegnare basket ai giovani giocatori e ai giovanissimi allenatori.
In molti non credono che questa mia scelta di fare basket sia definitiva, perché sono convinti che un animale da palestra come il sottoscritto non saprà resistere a lungo lontano dalle competizioni che contano.
Vedremo ma non nascondo che questa mia decisione mi permette di continuare a fare il basket che mi è sempre piaciuto e di fare il nonno seguendo da più vicino i miei 3 splendidi nipotini.
L’Editoriale, se avrò fatti ed avvenimenti da commentare ed analizzare, avrà una cadenza quindicinale così potremo sempre stare sulle notizie e i fatti che succedono nel nostro movimento.
Sono finiti da poche ore gli Europei e in molti hanno commentato, analizzato e criticato quello che è successo in questi 15 giorni di grande basket. Su una cosa la totalità di quelli che hanno avuto voglia di scrivere qualcosa, sugli Europei, si è trovata d’accordo è stata la fantastica copertura televisiva che ci ha fornito SKY. Penso che anche chi non è appassionato e malato di pallacanestro ma ama lo sport si sia incollato alla TV durante le fantastiche e competenti telecronache di Flavio Tranquillo e i suoi colleghi. Ottima la copertura dell’evento, fantastiche le riprese, competenti, veri e simpatici gli opinionisti in studio bravi i conduttori insomma direi che SKY, anche se una tv a pagamento sia stata una indovinata scelta della FIP. Se la Federazione deciderà di ricordare con qualche riconoscimento questi Europei un premio specialissimo deve andare ai dirigenti SKY e in particolare alla VOCE del Basket Flavio Tranquillo.
La Spagna di Sergio Scariolo avvalendosi di un superlativo Paul Gasol,usando il Pick e Roll con parsimonia ed avvedutezza ha vinto meritatamente questi Europei che hanno dimostrato che il movimento cestistico europeo è vivo e molto prolifico. Pur subendo due sconfitte, i neo campioni europei hanno dimostrato nei momenti cruciali del torneo di avere idee tattiche valide, giocando un grande basket e soprattutto avere giocatori capaci tecnicamente, fisicamente e motivatissimi. Certo con un Gasol a questi livelli tutto è sembrato facile ma proprio aver portato il 35enne capitano in queste condizioni fisiche tecniche e mentali credo sia il merito più grande di Sergio Scariolo. Onore agli sconfitti i Lituani di coach Jonas Kazlauskas che ancora una volta salgono sul podio e vanno diretti alle prossime Olimpiadi. Un nazione con soli 3 milioni di abitanti che dimostra ancora una volta che se si vuole e ci si organizza nessun risultato è impossibile, complimenti alla loro Federazione. Forse l’unica grande delusione del torneo è stata la Francia di Tony Parker è vero che ha perso una sola gara ma non è possibile per la squadra che gioca in casa, spinta da 25 mila sostenitori sbagliare la partita che conta. Coach Vincent Cole dovrà fare una attenta analisi e capire alla svelta quali e quanti errori sono stati commessi nella epica gara contro la Spagna.
Questi europei mi hanno divertito ed appassionato molto e ho tifato oltre agli azzurri due squadre che per ragioni diverse mi hanno entusiasmato Iceland e Repubblica Ceca. I ragazzi Islandesi allenati da un tecnico umile, preparato, ed intelligente come Craig Pedersen non è stata la Cenerentola che tutti si aspettavano. Ha si perso tutte le gare ma ditemi quale delle sconfitte non è stata subita con dignità dopo aver speso tutto quello che era possibile spendere fisicamente e tatticamente. Durante il torneo hanno messo in evidenza un gran giocatore Jon Stefansson che ha calcato anche i nostri parquet. Con circa 330000 abitanti Islanda è tra le prime 16 in Europa questo deve essere uno sprone per tutte le altre nazioni nulla è impossibile. Altra piacevole sorpresa è stata la Repubblica Ceca coach Ronen Ginzburg ha dato uno stile di gioco ai suoi ragazzi che si sono battuti sempre al massimo delle loro potenzialità. In questa Nazione si sta lavorando bene esistono buoni progetti tecnici sia a livello maschile che femminile non mi meraviglierei se presto li ritroveremo in alto negli anni che verranno.
E’ arrivato il momento di parlare della nostra squadra dei nostri Azzurri. Al termine del torneo non so se era più grande la delusione o il rammarico per ciò che non è stato. Forse dico forse le aspettative non solo Federali su questo gruppo erano eccessive. Era la prima volta che potevamo schierare tutti i nostri Moschettieri e si sa che per fare una squadra vincente occorre tempo e pazienza. Per questo abbiamo fatto una lunga, forse troppo lunga, preparazione condita da diversi tornei amichevoli. Lo Staff Tecnico ha infine diramato la scelta dei 12 che dovevano iniziare a Berlino. Non credo che il roster potesse migliorare molto se si fossero fatte scelte diverse, vedi mettere Cervi nei 12 convocati e lasciare a casa uno dei tanti esterni. Di certo a torneo finito non si può non vedere che la nostra fisicità sotto canestro deve assolutamente migliorare in qualità e in numero di giocatori. Sotto i tabelloni abbiamo sofferto in tutte le partite giocate. Il girone di Berlino era veramente tosto 2 delle 4 semifinalisti venivano dal nostro girone ed alla fine proprio dal nostro girone iniziale è uscita la vincente. Certo non abbiamo iniziato benissimo con la Turchia e con i fantastici Islandesi poi ci siamo ripresi bene anche se abbiamo rischiato il tracollo contro una appena sufficiente Germania. Non dobbiamo ignorare che senza il canestro di Gallinari allo scadere ora si dovrebbe parlare di un altro europeo. Negli scontri diretti siamo andati veramente bene contro Israele, poi la partita con la Lituania che abbiamo ancora davanti agli occhi soprattutto quei secondi finali . Abbiamo perso con dignità lottando ma palesando pure tutte le nostre lacune tecnico fisiche. Abbattuti e delusi abbiamo trovato le forze per battere la Repubblica Ceca ed ottenere il minimo risultato possibile l’ammissione al Torneo Pre Olimpico che si svolgerà il prossimo anno. Questa la storia ora vediamo di analizzare quanto è avvenuto nei 15 giorni dell’ Europeo. L’infortunio di Gigi Da Tome ha sicuramente pesato nelle rotazioni dei giocatori nelle gare che contavano, c’è però da dire che i minuti in più giocati da Aradori e soci sono stati di buona qualità. Come già detto questa Nazionale ha avuto parecchi problemi di fisicità ma dobbiamo anche dire che sul campo spesso si sono viste problematiche tecnico tattiche. Con tutto il tempo che ha avuto lo Staff Tecnico forse si poteva preparare qualcosa con più movimento in attacco e applicare soluzioni difensive diverse dalla solita difesa individuale. Isolamenti e Pick e Roll sono troppo poco per una Nazionale, ricorrere alla Zona in certe situazioni deve essere un obbligo non una remota alternativa. Credo che tutti i ragazzi impiegati abbiano fatto quanto era nelle loro possibilità penso che il problema sia a monte se ancora cerchiamo un vero Play e un Centro efficace e di stazza. La Nazionale è figlia del Campionato quindi spetta agli allenatori di CLUB provare a colmare queste lacune in campo Internazionale. La FIP e Petrucci in prima linea devono capire che occorre fare qualcosa di costruttivo per le Società che operano nel massimo campionato se si vuole poi avere una Nazionale vincente e soprattutto convincente. Sarebbe un grosso errore non vedere quanto accade a tutti i livelli del nostro movimento. La nostra Federazione deve si essere contenta degli ascolti TV avuti ma deve saper monitorare e analizzare quanto sta accadendo nei nostri campionati se effettivamente si vuole provare ad essere finalmente protagonisti negli impegni internazionali. Ora abbiamo poco tempo per preparare al meglio il Pre Olimpico. Forse il campionato ci proporrà qualche valida alternativa ai ragazzi scesi in campo agli Europei, forse dovremo affrontare le partite che potrebbero portarci a Rio con gli stessi ragazzi sarebbe però auspicabile che il nostro Staff Tecnico cominciasse a mettere in cantiere qualche modifica ai movimenti offensivi e preparare qualche alternativa tattica difensiva. Sbagliare e umano perseverare sarebbe veramente diabolico.
In questo sport bisogna divertire, convincere, vincere o perdere con dignità