Mercoledì, 22 Novembre 2017 00:00
Il Punto di Coach P novembre 2017

17 novembre 2017 giorno tristissimo per chi scrive queste 4 righe sul basket. All’improvviso ed inaspettatamente se ne andato il mio Amico Gianluca Mattioli grande Arbitro ma soprattutto grandissimo Uomo.
Ho avuto la fortuna di condividere con Gianluca un Torneo Shape, di tanti anni fa, dove ci siamo conosciuti meglio e dove ho potuto apprezzare le sue stupende doti umane. Sempre sorridente, sempre disponibile e soprattutto sempre pronto ad aiutare tutti. Quando ci siamo rincontrati a Sora per quel video fortemente da te voluto ho notato che non eri cambiato affatto eri sempre quel simpatico e solare ragazzo di Pesaro.
Ciao Gianluca dal profondo del mio cuore so che anche in Paradiso saprai farti apprezzare e se ce ne sarà l’occasione metterai a disposizione il tuo fischietto per la partita più importante. Sono vicino alla moglie e figli perché immagino quanto e che vuoto abbia lasciato, non è affatto facile trattenere le lacrime per questo carissimo amico.
Sacchetti raduna la sua truppa in quel di Torino per preparare il primo impegno della nuova nazionale azzurra. Tutto lo stato maggiore della FIP è vicino al suo coach. Si fa del tutto per rendere l’ambiente il più sereno possibile compresa la festa ai magnifici ragazzi dell’Under 19 guidati da Coach Capobianco che si sono così ben comportati al Cairo arrivando meritatamente alla medaglia d’argento.
Coach Meo raschia il fondo del barile del nostro basket e porta sotto la mole quelli che secondo lui possono provare a rilanciare la maglia azzurra. Dopo 10 anni dalla sua prima convocazione torna in nazionale il centro Crosiarol, vengono dati i gradi di capitano ad Aradori, si ripescano Gentile e Polonara e si porta in azzurro il promettente Iannuzzi. A questi lo staff azzurro aggiunge alcuni reduci dal disgraziato europeo. La chimica mi sembra quella giusta ora spetta al campo dirci se siamo sulla strada dei prossimi mondiali. L’appuntamento con la Romania non sembra impossibile ma forse una nuova mentalità azzurra potrebbe far diventare importante anche questa gara.
Nel Lazio le società di Lega 2 si mettono in evidenza non per le imprese e i risultati sul campo ma per la grande fretta di cambiare il timoniere della nave. Bonora Nunzi e Corbani, in ordine di esonero, non sono i soli responsabili dei scadenti risultati fin qui ottenuti a Eurobasket, Rieti e Virtus Roma mancano dirigenti capaci, idee e progetti realizzabili, si naviga a vista per poi prendere decisioni che hanno poco senso. Speriamo che il tempo e qualche profonda riflessione dei grandi capi porti queste società su una rotta più consona alle aspettative e alla loro storia.
Quest’anno sto lavorando in Sardegna precisamente a Nuoro conoscevo molto poco la realtà del movimento e quelle poche notizie in mio possesso mi era state fornite da amici sardi. Ora sono circa tre mesi che vivo sull’isola e ho potuto constatare personalmente quanto sia importante il movimento del basket. I due centri di maggior interesse e dove sono concentrate molte società sono Cagliari e Sassari nelle altre province c’è basket ma sono molto meno le società che operano nei vari campionati. A Cagliari e a Sassari ci sono pure le uniche squadre che svolgono campionati nazionali che monopolizzano l’interesse delle TV e dei media.
Non sono certo del numero ma credo che affiliate siano un centinaio di Associazioni che svolgono pallacanestro dal MiniBasket ai Campionati Senior e giovanili. Le grandi distanze non permettono almeno nelle prime fasi dei campionati regionali di poter svolgere campionati con un numero di squadre soddisfacenti a livello senior solo 7 squadre svolgono il campionato di C silver mentre in serie D sono iscritte 17 società divise in due gironi. Capirete bene che con questi numeri i campionati devono prevedere delle formule alquanto articolate per poter far giocare un numero adeguato di partite. Ma se per i senior il problema potrebbe essere marginale per i campionati giovanili e per il Mini Basket le grandi distanze creano dei seri problemi. I giovani giocano troppe poche partite e non si confrontano tra i più bravi in una stagione ed è un peccato perché a livello U20 e U18 ho visto molti giovani interessanti e credo che anche nelle categorie inferiori ci siano ragazzi che possono interessare anche a livello nazionale.
Credo si debba valutare con più attenzione come si possa modificare questa situazione per la crescita di tutto il movimento sardo. Altro grande problema è far giocare i gruppi Mini Basket le società si stanno organizzando per svolgere dei mini concentramenti ma onestamente non ho notato un intervento forte del Comitato Regionale, se non li facciamo giocare i piccoli cestisti lasceranno presto questo sport questo è un fatto appurato.
Il livello tecnico come dicevo è buono quello fisico invece è appena sufficiente. Campi e allenatori ce ne sono in gran numero, ottimi palazzetti buone palestre forse mancano delle guide tecniche da seguire e qualche bravo Istruttore ma tempo e voglia di fare non mancano. La Sardegna ama il basket e questo è sotto gli occhi di tutti credo che avendo pazienza e programmando con acume sentiremo parlare ben presto di una regione che annualmente sforna 2, 3 Sguiso a stagione.
Le chicche di Novembre
A Cantù sembra impossibile lavorare per i GM dopo Betti anche Tony Cappellari lascia la società. Presto scopriremo che cosa bolle in pentola della gloriosa società canturina.
Quando i Direttori Sportivi parlano di momento positivo e di squadra che sta centrando i risultati previsti è il momento che i coachs dovrebbero cominciare a preoccuparsi. Dalle belle parole all’esonero la strada è breve.
Si fa sempre più difficile perfezionare il tesseramento di giovani extracomunitari. Tra ritardi federali e quelli burocratici per ottenere permessi di soggiorno o semplici rinnovi. I tanti giovani ragazzi si allenano ma la domenica rimangono in tribuna e le società continuano a pagare il loro mantenimento.
Perché si mandano inviti a tanti tornei natalizi con la sorpresa di dover pagare anche una Quota di Partecipazione. Una volta i tornei servivano per vedere i propri ragazzi misurarsi con giocatori più forti oggi si organizzano per …fare soldi.
Mai fidarsi di un presidente che si professa amico l’amicizia è una cosa seria e non si compromette per qualche euro da pagare.
Saluti e buona lettura Coach P